Cos’è la dipendenza da social network?

Il mondo virtuale sta sempre di più sostituendosi al mondo reale, con conseguenze gravi per adolescenti e giovani adulti che ne fanno un uso massiccio nella propria quotidianità.

Gli strascichi della pandemia da un lato, dall’altro genitori e figure di riferimento sempre più distratte e assenti nella relazione, portano i giovanissimi a difendersi dietro uno schermo e a cercare gratificazione immediata attraverso i social. Questo può portare ad un senso di derealizzazione sempre maggiore, a trascurare aspetti importanti quali la cura di sé e delle proprie relazioni nella vita reale. È importante mettersi in ascolto della persona e comprendere insieme a lei a quali bisogni risponde quel dato comportamento di dipendenza; spesso va a coprire, illusoriamente, la solitudine e il vuoto che si avvertono nella propria vita.

Un altro motivo può essere legato alla facilità con cui si entra in contatto con gli altri. La persona introversa troverà sicuramente molta più facilità nel “rompere il ghiaccio” con gli altri, amici o potenziali partner, sulle piattaforme virtuali.

Può capitare che i primi appuntamenti vengano annullati o procrastinati nel tempo proprio per evitare di uscire dalla “bolla” nella quale si è entrati attraverso la sola comunicazione virtuale, per evitare di mettersi in gioco e di restare delusi dalla realtà. Ma procrastinare quell’incontro dovrebbe già portare con sè una riflessione sul processo difensivo che si sta mettendo in atto o che l’altro sta mettendo in atto.

 

Come posso aiutarti a superare la dipendenza da social network

La psicoterapia può aiutare a disvelare i motivi che sono alla base di questa dipendenza da social e pian pianino a disconnettersi per lasciare spazio alla vita reale, con i suoi aspetti di luce e di ombra, certamente più sani perchè reali.

Altra conseguenza della dipendenza dai social può essere l’ansia sociale, la paura di essere esclusi e tagliati fuori dagli eventi che coinvolgono altre persone, oppure, l’ossessione per la propria forma fisica e per come si appare.

Recentemente, alcuni studi hanno dimostrato la relazione stretta tra disturbi del comportamento alimentare e social media. Influencer magrissime e foodblogger ci impongono di riflettere sul ruolo che i social possono avere sul trasmettere messaggi erronei sui giovanissimi e contribuire così a rendere l’immagine e la ricerca di like un’ossessione.

Per chi volesse approfondire tale tematica, consiglio la lettura di “Social Fame”. Le autrici, Laura Dalla Ragione e Raffaela Lanzetta, oltre ad analizzare il nesso tra DCA e dipendenza dai social, propongono la necessità di educare gli adolescenti a utilizzare in modo differente il mondo digitale, padroneggiandone i contenuti da un punto di vista emotivo .