La psicoterapia familiare promuove la comprensione reciproca, la comunicazione efficace e il benessere globale della famiglia

La psicoterapia familiare promuove la comprensione reciproca, la comunicazione efficace e il benessere globale della famiglia

La psicoterapia familiare è particolarmente indicata nei casi in cui il disagio riguardi un adolescente, “portavoce” di un malessere che coinvolge l’intero nucleo familiare.

È necessario lavorare con la famiglia dell’adolescente che presenta in un determinato momento un sintomo (ansie, fobie, comportamenti inappropriati) per osservare le dinamiche relazionali tra i membri della famiglia e capire quale funzione ha quel comportamento all’interno del suo contesto d’appartenenza A volte, è una richiesta di attenzione da parte di un figlio nei confronti dei suoi genitori, altre volte può trattarsi di un malessere diffuso all’interno della famiglia, di cui si fa carico il componente più piccolo o il più sensibile.

Fin dalla prima seduta, il terapeuta familiare non rivolgerà la sua attenzione soltanto al singolo, alla persona che in quel momento sta male e per la quale si richiede una terapia, ma a lei nel suo contesto familiare.

Lavorare solo con l’ adolescente comporterebbe, in molti casi, un aggravio della situazione, oppure, tempi molto più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici (remissione del sintomo e miglioramento della qualità delle relazioni all’interno della famiglia).

Quando è utile la psicoterapia familiare?

I casi in cui è indicata una terapia familiare sono:

  • Disturbi del comportamento alimentare;
  • Disturbi generalizzati dello sviluppo;
  • Disturbi comportamentali (diagnosi di iperattività e di ADHD);
  • Ansie, fobie e depressione;
  • Ritiro e chiusura nei confronti del mondo esterno (ad es. rifiuto di andare a scuola da parte del bambino o dell’adolescente);
  • Dipendenze.

La psicoterapia familiare dura qualche mese, si svolge con genitori e figli, presenti nella stanza di terapia nello stesso momento. Gli incontri hanno luogo ogni due settimane e hanno una durata di un’ora e un quarto.

Durante le sedute, cerco sempre di favorire la comunicazione diretta e circolare tra i componenti della famiglia: tutti sono invitati a esprimere pensieri e emozioni su un determinato tema e a dire che effetto ha la comunicazione dell’uno sull’altro. Questo tipo di interazione porta le persone a mettersi in discussione e a trovare nuove modalità improntate all’empatia, più funzionali e costruttive. Ci si accorge che il sintomo del figlio è spesso legato al disagio che vive con i suoi genitori, al loro essere iperprotettivi o disimpegnati, e alla loro comunicazione ambivalente. Per i genitori è importante sapere cosa fanno per determinare la risposta problematica del figlio e come poter porre rimedio.

La psicoterapia familiare promuove la comprensione reciproca, la comunicazione efficace e il benessere globale della famiglia.

La terapia familiare diventa importante quando le dinamiche familiari causano tensioni o conflitti costanti. Questi conflitti possono manifestarsi attraverso litigi ricorrenti, mancanza di comunicazione efficace, distanza emotiva tra i membri della famiglia o problemi nel gestire i cambiamenti o le sfide che la famiglia affronta. La terapia familiare offre uno spazio sicuro in cui i membri della famiglia possono esplorare e affrontare questi problemi, lavorando insieme per migliorare la comunicazione, costruire relazioni più solide e sviluppare strategie per superare le difficoltà. Iniziare una terapia familiare precocemente può prevenire che i problemi si aggravino e consentire alla famiglia di trovare modi sani per affrontare le sfide e promuovere il benessere familiare complessivo.

La terapia familiare può essere importante quando ci sono tensioni persistenti, conflitti frequenti o difficoltà comunicative all’interno della famiglia.

La terapia familiare può essere importante quando ci sono tensioni persistenti, conflitti frequenti o difficoltà comunicative all’interno della famiglia.

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