Depressione: come lo psicologo può essere di aiuto

Si sente spesso parlare di depressione per descrivere lo stato d’animo di una persona demoralizzata e che ha perso fiducia nelle sue possibilità. Ma quando è corretto parlare di Depressione in termini clinici?

Per Depressione maggiore o unipolare s’intende una patologia psichiatrica caratterizzata da episodi di umore depresso e da perdita di interesse e piacere; altri sintomi possono essere presenti: perdita o aumento di appetito o di peso; insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio; mancanza di energia; sentimenti di colpa; ridotta capacità di concentrarsi o indecisione; pensieri suicidari (DSM, Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, 1980).

La Depressione bipolare è, invece, caratterizzata da episodi maniacali, con relativo innalzamento dell’umore (maggiore loquacità, pensieri in corsa, distraibilità, impulsività) e episodi depressivi maggiori, con un abbassamento dell’umore e i sintomi appena descritti.

Le persone con diagnosi di depressione mostrano difficoltà relazionali, nel contesto sociale e lavorativo. Tendono ad avere pensieri negativi su se stesse e sugli altri, facendo della lamentela e della critica le modalità comunicative principali. Il rischio, a lungo termine, è ritrovarsi da soli.

 

Cosa fa la depressione al corpo?

A livello fisico, è possibile riconoscere alcuni segni, sul viso e sul corpo: espressione del viso corrucciata, spalle basse, sguardo perso nel vuoto, scarso o assente contatto oculare durante la conversazione. L’episodio maniacale, necessario per la diagnosi di depressione bipolare, è caratterizzato ovviamente da segni diversi: euforia, agitazione motoria, pupille più grandi e sguardo brillante.

 

Come si fa a uscire dalla depressione? 

È possibile uscire dalla depressione intraprendendo un percorso di psicoterapia. A volte è necessario affiancare alla terapia l’uso di anti-depressivi, se la situazione è grave o dura da diverso tempo.

Chi vive con una persona depressa,  può aiutarla a comprendere quanto sia importante chiedere il parere di un/a professionista e poi fidarsi di lui/lei per tornare a vivere in modo sereno, con gli alti e i bassi che fanno parte della vita, ma senza la presenza di sintomi invalidanti e limitanti per la propria realizzazione personale.

La psicoterapia familiare è indicata nel caso in cui i genitori si rendano conto di avere un figlio che presenta tali sintomi.